mercoledì 26 marzo 2014 ore 21.00
Voce cantante, voce recitante | Evelina Meghnagi
chitarre | Domenico Ascione
percussioni | Arnaldo Vacca
basso | Marco Camboni
In una cultura in cui il cibo è centrale, tra norme alimentari, benedizioni di alimenti fondamentali e simbolici – pane, sale, vino –, rituali di festività in cui si percorrono tappe attraverso cibi significativi, anche la tradizione più recente offre momenti ‘gastronomici’: versi di scrittori sanno rendere poetico il chicco di riso (Rony Somek), o divertente la cura delle oche (Shalom Alechem), o il classico Jehuda Halevy scrive un inno al potere inebriante del vino, mentre un canto antico racconta storia e modi di cucinare la melanzana (berenjena in judeo-espanol), e una jiddische mame, attraverso il cibo, ironizza sui figli.
Trentatrè modi di cucinare la melanzana, ‘berenjena’ in judeo-espanol
La forza evocativa e seduttiva della voce, cantante e recitante, mentre gli strumenti inanellano trame musicali, ci accompagna in un insolito percorso nell’ universo ebraico poetico, musicale, letterario, in una preziosa sintesi di radici arcaiche e spunti contemporanei.
Gli arrangiamenti di Domenico Ascione, storico collaboratore della Meghnagi, realizzati con la complicità degli altri musicisti, sanno fondere le due anime, quella della tradizione millenaria e quella di un continuo divenire, in un intreccio prezioso e godibile di suoni antichi e attuali, diventando la ‘terza voce’ di questo viaggio ‘saporito’
Sono stati, e talvolta possono esserlo ancora, ospiti: le voci recitanti di Galliano Mariani, Mariano Rigillo, Ottavia Piccolo, il clarinetto di Paolo Ravaglia, il violino di Jamal Ouassini, le percussioni di Arnaldo Vacca, ed altri.